Chi c’era e cosa si è detto alla presentazione de “La buona spesa” alla Fondazione Luigi Einaudi

di Gianluca Zapponini – Formiche.net

La manovra è alle porte (la discussione in Cdm avverrà entro il 20 ottobre) e puntuale come ogni anno si ripresenta l’annoso problema del taglio alla spesa pubblica. Su come cioè ridurre quei 700 miliardi che sottraggono risorse preziose all’economia reale. Un argomento dunque mai fuori moda e anche per questo al centro di un dibattito in occasione della presentazione del libro di Giuseppe Pennisi e Stefano Maiolo “La buona spesa” (edito da ImpresaLavoro), ieri presso la Fondazione Luigi Einaudi a Roma.

La madre di tutti i problemi è «un’amministrazione che ormai è in crisi perché non è più in grado di progettare ma, soprattutto, di valutare», per dirla con le dure parole di Paolo De Ioanna, consigliere di Stato, già sottosegretario all’Economia e autore di saggi sul debito pubblico e spesa statale: «Questo tipo di opere, sono necessari per ritrovare la cultura della valutazione. Che oggi non appare essere più propria dell’amministrazione. E se non si sa valutare poi non si riesce a risparmiare». Dunque, è l’opinione dell’esperto, inutile parlare a vanvera di spesa, se non si agisce direttamente sul cervello, ossia la Pa. «Avevamo, va detto, un’amministrazione buona, efficiente. E ora l’abbiamo distrutta. Ci siamo solo concentrati sulla finanza, dimenticando settori come la sanità e i trasporti».

Ma perché scrivere un libro sulla revisione della spesa, argomento ben trattato negli ultimi anni? La risposta è arrivata direttamente dallo stesso autore, Giuseppe Pennisi: «Ci sono stati tanti commissari e nessuno ha risolto nulla. In Francia avevano già risolto il problema da tempo. In molti Paesi per esempio sono stati fatti dei corsi per i dirigenti. Addirittura, in Francia, i ministeri debbono argomentare il loro bilancio, anche con i cittadini». Queste azioni, ha spiegato l’economista, non sono state fatte finora in Italia. Di qui l’esigenza di “nuove indicazioni” in materia di spesa pubblica.

Nel corso del convegno, cui ha partecipato anche il sociologo e docente Luiss Luciano Pellicani, è stato affrontato anche il problema del come comunicare a chi poi dovrà decidere, cioè il governo, i suggerimenti. Su questo si è espresso Renato Loiero, dell’Ufficio Bilancio Senato. «E’ necessario riaffermare una spesa efficiente. Uno dei problemi fondamentali è comunicare la valutazione al decisore politico, la valutazione sulla spesa aggredibile. Il problema è rendere il tutto comprensibile a chi poi deve decidere. Renderlo facile, accessibile. Nulla più di uno strumento di valutazione, come l’opera, può essere utile per decidere come tagliare la spesa».