Imprenditorialità, Italia ultima in Ue

Metronews

L’Italia non è un Paese per imprenditori. Lo conferma la ricerca che il Centro Studi “ImpresaLavoro” ha effettuato elaborando i dati raccolti nell’ultimo Global Entrepreneurship Monitor (GEM), il monitoraggio dell’imprenditoria nelle principali economie avanzate che a partire dal 1999 viene condotto ogni anno sotto la guida della London Business School and Babson College.

L’indice misura il dinamismo e la propensione a fare impresa di ogni singolo paese, premiando quei territori in cui gli imprenditori percepiscono migliori possibilità nell’intraprendere e ottengono migliori risultati. Ne esce purtroppo un quadro a tinte fosche: nel 2013 l’Italia è il fanalino di coda della classifica europea e perde il confronto con tutti i principali competitor: Irlanda (settima), Portogallo (decimo), Gran Bretagna (16esima), Germania (18esima), Spagna (19esima), Grecia (20esima) e Francia (21esima). Svettano economie in grande crescita come Lettonia, Lituania o Polonia.

Per quanto riguarda l’indicatore che misura la percentuale dei soggetti dai 18 ai 64 anni che sono nuovi imprenditori, nel 2013 il nostro Paese si è collocato al 23esimo della classifica europea col 2,4%, perdendo il confronto con tutti i principali competitor: Irlanda (decima), Portogallo (14esimo), Gran Bretagna (16esima), Grecia (17esima), Germania (19esima), Spagna (20esima) e Francia (22esima).