Miraggio assunzione per 3mila statali

Luca Cifoni – Il Messaggero

Tremila vincitori di concorso che hanno qualche possibilità di essere assunti, anche se i tempi sono tutti da definire. E 84 mila idonei che appaiono in buona parte destinati ad uscire dalle graduatorie. Il governo ha fatto il punto sulla situazione dei concorsi pubblici del passato pubblicando sul sito del Dipartimento della Funzione pubblica i primi risultati di una rilevazione condotta tra le varie amministrazioni, comunque incompleta e destinata ad essere aggiornata con altri dati.

La procedura attivata nasce da un provvedimento di oltre un anno fa, il decreto sulla pubblica amministrazione voluto dal precedente governo. In quel testo era stata prorogata fino al 31 dicembre 2016 la validità delle vigenti graduatorie dei concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato. Veniva poi prevista la ricognizione delle graduatorie stesse, in particolare per individuare al loro interno coloro che avessero lavorato come dipendenti pubblici con contratto a tempo indeterminato, maturando quindi anzianità. Con l’obiettivo di ridurre il ricorso ai contratti a termine la legge ipotizzava una possibile assunzione a tempo indeterminato di queste persone, sulla base delle disponibilità finanziarie che avrebbero dovuto essere precisate da un decreto (di concerto tra ministero della Pubblica amministrazione ed Economia) da adottare entro il 30 marzo 2014. Ad oggi questo decreto non risulta emanato e dunque tutta l’operazione appare ancora in alto mare.

Cambio di strategia
Se non che nel frattempo il nuovo governo, mosso evidentemente da priorità diverse da quelle che avevano spinto l’allora ministro D’Alia a scegliere questa strada, ha approvato un altro decreto legge di riforma della pubblica amministrazione e poi un disegno di legge che si trova attualmente all’esame del Senato. In quest’ultimo tra i principi per la revisione dei concorsi pubblici vengono indicati: «definizione di limiti assoluti e percentuali, in relazione al numero dei posti banditi, per gli idonei non vincitori; riduzione dei termini di validità delle graduatorie». Insomma in particolare sugli idonei la linea non sembra la stessa che aveva originato la necessità della ricognizione. Nel dettaglio, la gran parte delle posizioni nelle graduatorie si riferiscono al mondo della sanità e delle autonomie locali: quasi 2.200 su 3 mila per quel che riguarda i vincitori, oltre 67 mila su 84 mila tra gli idonei. Tra le amministrazioni centrali, spicca il ministero della Difesa che ha 252 vincitori da assumere e 346 idonei per l’eventuale assunzione. Un numero analogo di idonei (ma non di vincitori da assumere) si trova ai dicasteri dell’Istruzione e dello Sviluppo economico.

Il comparto sanitario
Nel comparto sanitario ci sono, tra gli altri, 170 vincitori da assumere nei servizi di emergenza (118) e 118 nella sola Asl di Bergamo. Quanto agli idonei per l’eventuale assunzione, il singolo ente che ne conta di più è 1’ente per i servizi tecnico amministrativi di area vasta del Centro, con 2.846, mentre gli ospedali riuniti di Ancona ne hanno 1.356 e l’azienda sanita- ria provinciale di Palermo 1.136. Tra gli enti locali attira decisamente l’attenzione il caso di Roma Capitale. Su 1.410 posti banditi, risultano assunti solo 307 vincitori; di conseguenza sono 1.013 quelli che ancora aspettano di vedersi assegnare un posto. E sono stati censiti 2.921 idonei per un’assunzione che si presenta però alquanto remota. Decisamente più contenuti i numeri del Comune di Milano, che ha non ha vincitori ancora da assumere ma 928 idonei potenzialmente candidati.