Se ne va anche Pirelli che, giriamola come vogliamo, non è più italiana e diventa cinese. E intanto viene annunciata la prossima cessione di Pininfarina, storica azienda di design industriale, a un gruppo indiano. Non si tratta di nazionalismo di maniera, ma nella nostra politica economica c’è qualcosa non va se sono ormai centinaia i marchi storici venduti all’estero. Barilla, Alitalia, Star, Plasmon, Algida, Edison, Gucci, BNL, Parmalat, Eridania, San Pellegrino, Salumi Fiorucci, Peroni, Riso Scotti, Pernigotti, Gancia, Buitoni, Antica Gelateria del Corso, Bottega Veneta, Loro Piana e tanti altri costituiscono ormai i grani del triste rosario di un’economia nazionale che sta perdendo competitività.