Perché assumere è vietato
Massimo Blasoni – Metro
«Divieto di assumere»: non si tratta di un paradosso ma del tentativo di spiegare il comune sentire percepito da imprese e lavoratori nel nostro Paese. I licenziamenti e le mancate assunzioni di questi anni non sono solo – giova ribadirlo – la conseguenza di una strutturale crisi economica, né possono essere semplicemente imputati all’aggressività delle imprese. Sono, anzi, il frutto di un sistema antiquato, barocco e fortemente burocratizzato che pone in capo a chi deve assumere e creare occupazione un quesito amletico: mi conviene o è meglio rinunciare? Non si assume essenzialmente perché le leggi che regolano i rapporti di lavoro sono eccessivamente rigide e, oltre al costo economico, vi è un costo normativo ormai insostenibile. A tal punto che il divorzio tra datore di lavoro e dipendente risulta ormai più difficile e oneroso di quello tra coniugi.
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