Pennisi: “L’Euro ha messo a nudo le nostre carenze strutturali”
di Giuseppe Pennisi*
Lo studio appena pubblicato da ImpresaLavoro mostra come l’ingresso nella moneta unica abbia messo a nudo la principale carenza strutturale dell’Italia: la bassa e stagnante produttività multifattoriale. All’epoca dell’ingresso nella moneta unita, molti policy maker ed alcuni economisti si sono illusi che fosse sufficiente fare parte dell’eurozona, e bloccare, quindi, il cambio, per aumentare la produttività pensando che pubblica amministrazione, imprese e famiglie si sarebbero adeguate ed avrebbero presto raggiunto la produttività media, se non dei Paesi nordici, almeno dell’intera eurozona.
Ciò non è avvenuto per numerose determinanti. Alcune storico-sociologiche, altre perché non si sono mai fatte le necessarie ed urgenti riforme economiche (prima tra tutte quella della fiscalità, inclusa la sua riduzione), ma ci si è concentrano su riforme istituzionali che, come dimostrato tra gli altri dal recentemente scomparso Premio Nobel Douglas C. North, frenano, nel breve periodo, la produttività e quindi la crescita. Sono dati scarni ma su cui Governo e Parlamento dovrebbero meditare.
* presidente del board scientifico di ImpresaLavoro