Il copione di sempre, sperando nella riforma

Salvatore Padula – Il Sole 24 Ore

Il 2014 si chiuderà con il consueto ingorgo di scadenze e versamenti fiscali. Tutti aspettano il “nuovo fisco”, quello della riforma che non arriva, e trovano invece il copione di sempre. Le cronache della scorsa settimana raccontano di un’importante riunione, a Palazzo Chigi, per accelerare l’attuazione della delega fiscale. In effetti, solo tre provvedimenti sono arrivati al traguardo: si tratta dei decreti legislativi su semplificazioni, catasto e tabacchi. Per il resto, la delega fiscale marcia davvero a rilento. Con qualche preoccupazione: mancano meno di 140 giorni alla scadenza del termine per l’emanazione dei decreti legislativi di riordino. In effetti, sembra che alcuni provvedimenti siano in rampa di lancio, in particolare quello sull’abuso del diritto potrebbe arrivare entro fine mese, ma sul resto la strada resta molto lunga.

A complicare il quadro si è aggiunto il fatto che il Governo ha scelto di “trasferire” all’interno del Ddl di Stabilità una parte molto attesa della delega quale è il riordino dei regimi fiscali. In realtà, il cambio di contenitore rischia di mortificare le aspettative che la delega aveva generato, se non altro perché all’idea di un riordino complessivo dei regimi fiscali, da completare con l’introduzione della nuova imposta – Iri – per la tassazione delle persone fisiche che svolgono attività di impresa, si sostituisce la sola riforma del regime dei contribuenti minimi (tra l’”altro, con qualche perplessità sulla reale convenienza del nuovo regime per alcune tipologie di contribuenti, come i professionisti).

Insomma, il tempo stringe. Ed è sotto gli occhi di tutti il fatto che sia quanto mai urgente una scossa tale da consentire la completa attuazione della delega fiscale. Sulle semplificazioni, ad esempio, il primo decreto approvato contiene, con poche eccezioni, le stesse misure già promesse due anni fa. Ma molto di più si può e si deve fare. D’accordo, arriverà la dichiarazione precompilata (una domanda: sarà davvero utile o saranno solo nuove complicazioni?). Eppure, guardando il calendario da qui a fine anno, con questa serie infinita di adempimenti e scadenze, non era difficile capire che anche qui c’è un gran lavoro ancora tutto da fare.