Quando la malattia diventa un vizio

di Massimo Blasoni – Metro

Dall’aprile del 2010 tutti i lavoratori dipendenti non sono più costretti a inviare a proprie spese i loro certificati di malattia tramite due raccomandate all’INPS e al proprio datore di lavoro. A sbrigare questa pratica sono adesso i medici di famiglia e ospedalieri, che hanno finora trasmesso via web all’INPS più di 71,5 milioni di documenti (di cui 17 milioni 526 mila nel 2014). Nonostante le novità di metodo, permangono alcuni vizi antichi del nostro sistema. I circa 3,2 milioni di dipendenti pubblici, infatti, si ammalano in media quasi il doppio delle volte dei circa 14 milioni di dipendenti privati registrati presso l’INPS e questo conferma un trend che i dati raccolti dall’Istituto Nazionale di Previdenza segnalano da più di qualche anno.

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