Fisco senza segreti in Europa
Tancredi Cerne – Italia Oggi
Intesa raggiunta a livello Ue sullo scambio di informazioni fiscali. I ministri dell’Economia e delle finanze riuniti ieri a Lussemburgo in occasione dell’Ecofin hanno approvato l’Administrative Cooperation Directive – 2011/16/EU, ovvero la normativa che consente alla Ue di adeguarsi agli standard Ocse in materia di trasparenza fiscale. Un vero e proprio decalogo della lotta all’evasione, contenente dettagli di natura pratica sulle regole che dovranno seguire le amministrazioni per condividere i dati fiscali con una controparte europea. Ma solo a partire dal 2017 quando i 27 paesi firmatari dell’accordo inizieranno a scambiare in via automatica le informazioni fiscali su individui, fondi ed entità, dando vita alla «piena trasparenza fiscale in Ue». Unico grande escluso, l’Austria che ha ottenuto un posticipo di un anno (fino al 2018) per l’entrata in vigore della nuova direttiva.
Lo storico annuncio è arrivato ieri per bocca del ministro dell’economia e delle finanze italiano, Pier Carlo Padoan, presidente di turno dell’Ecofin. «Abbiamo un accordo a 27 paesi tranne uno che si è impegnato ad assicurare la sua partecipazione quando avrà risolto questioni tecniche», ha dichiarato il ministro definendo l’intesa «un traguardo politico molto importante. L’accordo è una riforma strutturale a livello internazionale che cambierà i comportamenti e farà uscire imprese e singoli dalla tentazione di evadere il fisco». Alle parole di Padoan hanno fatto eco quelle del Commissario agli Affari fiscali dell’Ue, Algirdas Semeta che ha decretato «la morte del segreto bancario in Europa». L’intesa politica raggiunta ieri sarà perfezionata per quanto riguarda la stesura in termini legali delle norme nella riunione Ecofin di novembre o dicembre.