Legge di Stabilità: più tasse, più burocrazia
Legge di Stabilità: più tasse, più burocrazia – Videocommento di Davide Giacalone
Redazione Editoriali burocrazia, davide giacalone, impresalavoro, legge di stabilità, tasse
Redazione Editoriali davide giacalone, debito pubblico, economia, impresalavoro, lavoro, olimpiadi, roma
Redazione Editoriali, Home banche, impresalavoro, imprese, massimo blasoni, metro, prestiti
Dal sistema bancario arrivano frequenti dichiarazioni sull’incremento del credito reso disponibile a famiglie e aziende ma la rielaborazione dei dati Bankitalia realizzata dal nostro Centro studi sembra dimostrare il contrario. Da gennaio a ottobre di quest’anno il volume complessivo dei prestiti si è infatti addirittura ridotto di ulteriori 29 miliardi (-1,2%), passando da 2.309,6 a 2.280,8 miliardi di euro. Questa stretta ha colpito tanto le imprese – passando da 837,9 a 819,4 miliardi (-2,2%) – quanto le famiglie, passando da 601,8 a 596,8 miliardi (-0,8%). Rispetto al gennaio 2011, il volume complessivo dei prestiti risulta poi essersi complessivamente ridotto di 61 miliardi di euro, passando da 2.341,6 a 2.280,8 miliardi di euro (-2,6%). In questo arco di tempo le banche hanno ridotto il loro sostegno soprattutto alle imprese (-7,9%, pari a -70,7 miliardi di euro) e si sono dimostrate avare anche nei confronti delle famiglie (-0,2%, pari a -1,3 miliardi di euro). Al contrario si è registrato un sensibile aumento dei prestiti tra banche e altre istituzioni finanziarie (+ 2,1%, pari a +12,6 miliardi di euro).
Redazione Editoriali canone, davide giacalone, delega fiscale, fisco, impresalavoro, imu, local tax, rai, tasi, tasse
Redazione Editoriali agricoltura, davide giacalone, europa, impresalavoro, ogm
Redazione Editoriali davide giacalone, impresalavoro, rai, raiway, rating, spesa pubblica
Redazione Editoriali articolo 18, davide giacalone, impresalavoro, jobs act, lavoro
Redazione Editoriali davide giacalone, disoccupazione, impresalavoro, lavoro, occupazione
Redazione Editoriali, Home impresalavoro, jobs act, lavoro, massimo blasoni, Matteo Renzi, metro
Riformare il mercato del lavoro non significa soltanto affrontare il tabù dell’articolo 18 ma costruire un mercato del lavoro nuovo. Se guardiamo alla legge delega sul Jobs Act – che prevede anche l’armonizzazione dei sussidi di disoccupazione, la riorganizzazione delle politiche attive e la creazione di un salario minimo legale – scopriamo però che le buone intenzioni rischiano di essere sconfitte dalla cruda realtà dei fatti. Insomma, mancano i soldi o -peggio ancora – vengono spesi male perseguendo logiche superate e inefficienti. La stessa legge di Stabilità prevede solo 2 miliardi per l’attuazione della legge delega e d’altronde nel testo di quest’ultima approvato prima al Senato e poi alla Camera possiamo leggere che «dall’attuazione delle deleghe recate dalla presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica». È realistico promettere un sistema di flexicurity senza avere un chiaro piano per le finanze pubbliche? La risposta è ovviamente no.